Febbre psicosomatica: sintomi, cause e rimedi

Esistono varie tipologie di febbre, tra cui una che andremo a prendere in esame più da vicino in questo articolo, ovvero la febbre psicosomatica. Individuiamo...

Esistono varie tipologie di febbre, tra cui una che andremo a prendere in esame più da vicino in questo articolo, ovvero la febbre psicosomatica. Individuiamo le possibili cause, i sintomi per riconoscerla e i rimedi da attuare.

Febbre psicomatica o febbre psicologica, di cosa si tratta?

Non tutti gli stati febbrili sono uguali

Innanzitutto nonostante tutti abbiamo avuto esperienza diretta o indiretta con la febbre, cerchiamo prima di capire esattamente cosa succede quando la nostra temperatura corporea si alza.

Per definizione la temperatura che dovrebbe avere il nostro corpo in condizioni basali è di 36.8 gradi centigradi. Quando si ha la febbre, si attraversa una condizione patologica legata all’innalzamento della temperatura corporea. In molti casi questa situazione è dovuta ad un’alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamico al di sopra del livello normale.

Si distingue della condizione di ipertermia che, si riferisce alla condizione di innalzamento della temperatura corporea senza che siano compromesse le normali funzioni di termoregolazione ipotalamiche.

Lo stato febbrile dovuto ad agenti patogeni

L’innalzamento della temperatura corporea rappresenta l’inizio delle risposte immunitarie da parte dell’organismo, nei confronti di agenti esterni.

Esistono diversi metodi per accertarsi che le condizioni vissute siano direttamente collegabili ad alterazioni biologiche, dunque ricollegate ai comuni meccanismi febbrili. Il controllo medico e un esame approfondito sono la via migliore per comprendere le cause che hanno dato origine a uno stato febbrile. In questo modo è possibile accertare in maniera chiara quale sia la natura, confutando ogni dubbio riguardo la possibilità di avere alterazioni di origine esterna, dovute magari ad agenti patogeni.

Quando gli esami non evidenziano una causa chiara, bisogna tuttavia trovare altre spiegazioni che giustifichino l’innalzamento della temperatura corporea. Al fine di comprendere se ciò che sta accadendo è una normale, sana e momentanea condizione fisiologica, oppure un messaggio chiaro e preciso che il nostro corpo cerca di darci.

La febbre psicosomatica, come comunica il nostro corpo

Il corpo riesce ad individuare le condizioni di disagio (anche psicologiche) ancora prima del cervello ed attua risposte spontanee che comunicano che c’è qualcosa che non va. Questi stati di alterazione, che possono verificarsi anche attraverso altri disturbi, sono quasi tutti riconducibili alla stessa causa: lo stress.

Uno stato di innalzamento della temperatura corporea, da intendersi come febbre psicomatica, è una condizione non totalmente dissimile ad un attacco di panico o uno stato ansiogeno. Infatti ha in comune con questi stati d’animo il fatto di essere ricollegato ad un momento di stress sia fisico che mentale.

In particolare, è bene considerare che questo meccanismo di difesa corporeo cerca di fare piazza pulita di ogni insorgenza negativa percepita dal corpo come estranea. In questo caso il nostro organismo non combatte contro virus e batteri, ma contro ciò che si accumula nella nostra mente:

  • pensieri negativi,
  • agitazione,
  • stati depressivi,
  • stati di shock,
  • alterazioni psicologiche.

Febbre psicosomatica cosa fare

Le differenti temperature corporee

Essendo presenti vari tipi di febbre esistono diversi tipi di meccanismi con cui il corpo attua un sistema di autodifesa. Il primo passo da fare è misurare la temperatura corporea.

Le misurazioni avvengono in vari modi, dalla misurazione ascellare a quella rettale tramite termometro ad ampolla, fino alla misurazione auricolare tramite raggi infrarossi. Una scala di misurazione attraverso il quale possiamo distinguere i vari tipi di febbre è la seguente:

  • febbricola se non supera i 38°C,
  • febbre lieve se è compresa tra i 38° e i 38,5°C,
  • moderata se è tra i 38,5° e i 39°C,
  • si parla di febbre elevata se il valore è compreso tra i 39°C e i 39,5°C,
  • iperpiressia (o febbre molto alta) se supera i 39,5°C.
febbre psicosomatica termometro

Riconoscere la febbre psicosomatica

Sebbene il sintomo generale sia sempre lo stesso, ovvero l’innalzamento della temperatura corporea, sappiamo per certo che l’incipit iniziale di questa condizione clinica è attribuibile a diverse cause, tra cui anche lo stress. Ma come riconoscere nello specifico quando l’innalzamento della temperatura corporea è attribuibile a questo fattore e capire dunque se stiamo parlando di condizione febbrile psicosomatica?

In genere segue un percorso specifico come ad esempio presentarsi alcuni momenti durante la giornata. Un esempio potrebbe essere rappresentato dal fatto che ci troviamo alle prese con uno stato febbrile serale che scompare la mattina successiva. In questo caso potremmo dedurre che il nostro organismo non ha bisogno di cure cliniche nei confronti di qualche patologia, ma ha semplicemente bisogno di riposo e serenità.

Esempi di febbre psicosomatica

Un altro esempio frequente che può essere ricondotto ad una condizione febbrile psicosomatica è la febbre che si ha dopo un grande sforzo fisico o dopo un prolungato stato di sofferenza. Un esempio potrebbe essere la situazione nella quale ci si sottopone a una seduta lunga con un tatuatore per realizzare un tatuaggio molto esteso. La parte interessata viene assoggettata a sollecitazioni durature con il risultato di rientrare a casa con la febbre.

Va sottolineato anche come durante le ore serali è frequente in molte persone, anche nei soggetti sani, un innalzamento della temperatura corporea dovuto ad una diminuzione della quantità di cortisolo prodotto dal corpo. Questo ormone svolge infatti anche la funzione di termoregolazione, perché blocca la produzione di prostaglandine.

febbre psicosomatica stanchezza

Gli esami per accertare la presenta di febbre psicosomatica

Se si riscontrano stati febbrili ripetuti senza una concreta causa apparente, come gola ingrossata o i più comuni sintomi influenzali, allora è opportuno fare delle verifiche più approfondite. In queste situazioni è necessario richiedere un consulto presso il nostro medico curante e sottoporsi a qualche esame specifico per escludere cause di diversa natura. Inoltre è opportuno interrogarsi su alcune semplici ma importanti questioni:

  • ci sentiamo sufficientemente appagati da come esprimiamo le nostre emozioni?
  • c’è qualcosa di irrisolto o che non va nella nostra vita?
  • è il caso di prendersi un momento di pausa?
  • si sente il bisogno del supporto di uno specialista?

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